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Nell'estate del 1982 il bilocale di Marta è il punto di incontro per un gruppo di amici, finalmente il clima di repressione degli anni settanta volge al termine e sembra aprirsi un varco denso di nuove opportunità creative. Da un quartiere di Milano i giovani viaggiano alla ricerca di percorsi inesplorati per liberare la loro indole ribelle, smarcandosi dalla malattia del conformismo. L'idea di realizzare una rivista autoprodotta si trasforma in poche settimane nel progetto più totalizzante della loro breve esistenza, anche perché si rendono conto di avere tra le mani un formidabile veicolo per trasmettere la propria voce ad altre periferie delle città europee. Un romanzo tra realtà e finzione che prende spunto dalla storia di "Fame", una delle prime fanzine italiane, scritto da una testimone diretta. Tra squat, musica, alcol e pasticche, gli umori e gli amori si intrecciano, la vita sfocia in un'evoluzione che porta i redattori ad assorbirne gli stili di vita più radicali, dal post punk all'industriai. Sono gli eroi del quotidiano o gli antieroi sociopatici di un'epoca da dimenticare? Poi tutto si ferma. Una corsa per non perdere l'autobus. Un botto. Forse la marmitta di un'auto che passa... Una bolla di sapone avvolge tutto e sospende la realtà portandosela via in un altrove lontano. Carichi di rabbia, impotenza e dolore, i protagonisti si fermano a guardare per un'ultima volta ciò che è stato, fino al momento in cui realizzeranno di non essere più invincibili.